Lettera a San Nicolò

lettera gioco del rispetto

lettera gioco del rispetto

Caro San Nicolò,

quest’anno mio fratello Simone e io abbiamo cercato di essere buoni, anche se non sempre ce l’abbiamo fatta. Io a volte mi arrabbio molto con lui, perché mi dice che non posso giocare con il suo pallone da calcio, perché sono una femmina. Però poi vedo che nemmeno lui ci vuole tanto giocare, perché vorrebbe fare un altro sport, ma i suoi amici lo prendono in giro e lui allora si arrabbia con loro.

Io quest’anno faccio la prima elementare e Simone l’ultimo anno di asilo. A scuola siamo tutti e due bravi, anche se la maestra mi dice ogni tanto che faccio il maschiaccio perché faccio baccano con i miei compagni. Io però vedo che mio fratello si scalmana molto più di me e le sue maestre in asilo non gli dicono mai niente.

Caro San Nicolò, io quest’anno vorrei che mi portassi dei giochi che non mi regalano mai al mio compleanno, e anche Simone vuole così. E poi vorrei che tu facessi la magia che i maschi e le femmine possono giocare sempre insieme senza prendersi in giro e senza arrabbiarsi. Perché quando ero piccola, con mio fratello ci giocavo sempre senza problemi e adesso non si può più. E a me non piace che ci odiamo.

Caro San Nicolò, ti voglio bene,

Caterina

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