Cose che fanno ancora paura
Per quanto Halloween non sia una festa che appartiene alla cultura mediterranea, in questi giorni siamo comunque circondati da immagini di zucche, streghe, fantasmi e ambientazioni dell’orrore.
Per i bambini e le bambine questa è un’occasione per divertirsi e mascherarsi, per noi può essere un’opportunità per interrogarci su cosa, nel 2016, ci faccia ancora paura. E scopriamo che le nostre paure sono in aumento: lo straniero che ci porta via le risorse economiche, l’omosessuale che ci porta via la certezza della nostra sessualità, il “gender” che ci porta via i bambini. La verbalizzazione di tutte queste paure insieme potrebbe essere: “Dove andremo a finire?!?” Perché la vera questione è proprio che il futuro ci si presenta sempre più diverso da come l’avevamo immaginato. Il punto è che “diverso” non deve significare per forza “negativo”. Soprattutto quando il cambiamento riguarda l’inclusione di chi fino al nostro presente è stato escluso, e una più equa distribuzione dei diritti e del potere.
Il Gioco del rispetto oggi fa ancora un po’ paura: uomini che si travestono da casalinghi ne sarebbero la rappresentazione perfetta! E proprio in questi giorni, molti bambini e bambine ci mettono di fronte alla nostra paura più grande: che le donne abbiano ambizioni diverse dall’apparire solo carine e gentili e che gli uomini possano avere il desiderio di manifestare la loro sensibilità. E lo fanno attraverso i travestimenti che scelgono per Halloween (ma anche per Carnevale, se vogliamo fare riferimento a una festività “nostra”). Perché in mezzo a tante principesse e supereroi, iniziano a esserci dei personaggi “diversi”, più liberi dai condizionamenti, forse. Sicuramente con una famiglia che sceglie di non avere paura.
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